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Concluso il progetto “Api e Impollinatori, conoscerli per aiutarli e proteggerli”

26/08/2024

Nel mese di luglio è uscito il report Bio in Cifre 2024 di ISMEA, riportante i dati sul settore del biologico italiano dalla produzione, alla trasformazione e consumo aggiornati al 31-12-2023.

A livello nazionale, la superficie agricola biologica cresce ancora raggiungendo i 2,5 milioni di ettari (+4,5% rispetto al 2022), e vede l’Italia tra gli stati membri più avanzati a livello europeo. Ben 500 mila ettari sono in conversione, a segnalare l’ingresso di aziende nuove o che hanno progressivamente allargato la parte bio. Una crescita progressiva e continua che ci ha portati al 19,8 % di SAU nel 2023, non troppo distanti dall’obiettivo del 25% al 2030. Anche il numero di operatori biologici cresce e soprattutto crescono i preparatori e produttori-preparatori: un dato promettente per arrivare a chiudere la filiera con equità.

In Toscana le percentuali del Bio sono nettamente più alte della media nazionale, con una % di SAU bio pari al 37,5%, raggiunta con un incremento di 15’222 ha di superficie bio rispetto al 2022. Esaminando la ripartizione delle superfici bio per macrocategorie, metà della SAU bio è rappresentata dai seminativi (50,2%), seguiti dall’olivo (11,1%), dalla vite (9,6%) e dai prati e pascoli (9,3%). Proprio la vite presenta la quota bio più alta rispetto alle altre colture permanenti, raggiungendo a livello regionale il 39,6% della superficie vitata regionale.

Il territorio del Biodistretto mostra numeri ancora più alti, con una SAU bio nel 2023 pari al 47,08% della SAU totale dei 7 comuni e un incremento di 671 ha rispetto al 2022, mostrando un tasso di crescita del bio del 6,1% (Fonte: OpenData regione Toscana).

Il trend del Bio è quindi molto incoraggiante, e ci spinge ad impegnarsi con crescente energia verso la diffusione dell’agricoltura biologica come valore fondante del territorio del Chianti.

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